martedì 17 gennaio 2012

Le botte di culo

17 gennaio 2012 - Data prescelta per il mio primo esame orale, ovvero oggi.
Antropologia Culturale, la materia.
L'ansia da primo esame è un misto di emozioni che penso chiunque abbia provato, almeno una volta.

Sveglia alle 7.30, colazione e rifinitura degli appunti: la morte.
Mi avvio verso scuola, in un osto dove non ero mai entrata, ma stranamente raggiunto facilmente. Inizio a chiaccherare con delle ragazze di corsi più avanti del mio che mi rassicurano su ogni fronte.
All'arrivo della prof ci raduniamo tutti 150 -se non di più- davanti all'ingresso dell'aula e la professoressa inizia a fare l'appello, assegnandoci ad ognuno un numero, per stabilire i turni delle giornate di orali. Dita incrociate tutto il tempo visto che la mia preparazione era pessima, ero certa di non passare l'esame, e essendone conscia ero appunto di un nervoso esagerato.

Fortuna vuole che facendo l'appello la prof arriva al numero trenta. L'adorabile, meraviglioso, trenta. La ragazza, (o ragazzo non ricordo) entrata nell'aula, si chiude la porta dietro di sè dopo che la professoressa dice qualcosa.. La folla davanti a me mi impedisce di capire cosa stia capitando, purtroppo per una personcina limitata verticalmente come me queste situazioni sono sempre un disagio. Fatto sta che tra una parola e l'altra capto un "questi sono gli interrogati di oggi". Bene, quello che ho provato in quel momento è come, vediamo.. Come quando ti togli un enorme peso dalla coscienza. Il peso di non aver studiato e di essermi presentata comunque all'esame, in questo caso.
Ciò significa che ho un giorno in più per studiare, mi dico. Fino a quando la prof non dice: "le prossime date sono il 24 e il 26. e questi sono i vari candidati per il 24. Trentuno..." . Finisco a metà del giorno 24. Una mia amica, finita la dettatura dei turni, si avvicina timidamente e mi chiede di fare cambio con lei (il giorno 26 poverella aveva un esame di tedesco).
Altro campanello che dice: Perla, oggi ti è già andata troppo bene. Come minimo sta sera mi si deve rompere un'unghia.

Fatto sta che questa è una di quelle botte di culo che non capitano sempre. Qualche desiderio dovuto al lancio di una monetina nelle fontane deve essersi avverato. Non c'è altra logica spiegazione.
Quindi, grazie Karma. Ora però non essere troppo cattivo, te ne prego ;D

CHEERS MOTHERFUCKERS :D




top: OVS Industry
jeans: Cheap Monday
boots: Tally Wejil

sabato 3 dicembre 2011

La giungla di Lingue e Culture per il Turismo - I GURU.

Come per la maggior parte della gente a fine settembre è iniziata l'università.
Nuova vita, per molti di noi. Nuove aspetative, una nuova casa, nuova gente da conoscere. Per mia fortuna, al mio fianco c'è Viola, mia compagna del liceo, e ora di università e di stanza.
Essendo noi particolarmete vivaci e simpatiche peppie (chi ci conosce potrà confermare) non abbiamo potuto evitare di appioppare un soprannome ad alcuni elementi della nostra simpatica classe, la L-15 di Lingue e Culture per il Turismo.
Sono persone normali, si direbbe. Persone che passano inosservate, ma che alla fine si rivelano degli elementi particolarmente divertenti (chiedo scusa per la rima) da descrivere.
Abbiamo provato a stilare una lista di questi personaggi, non sia mai che magari leggendo ne troviate qualcuno simile anche nella vostra classe.

Incima alla lista dei "GURU" della Classe L-15 mettiamo Le Splendide. Gruppetto di 3-4 (il numero varia a seconda dei giorni) ragazze dal bell'aspetto che passano la loro esistenza a lezione a parlare di ragazzi, trucchi e vestiti (dicono così le nostre fonti). Si scattano foto durante le spiegazioni e sghignazzano ferocemente alle loro battute. Non sono particolarmente fastidiose, in quanto discotecare accanite hanno smesso di frequentare le lezioni cira 2 settimane dopo l'inizio della scuola.

Al secondo posto mettiamo i Mattacchioni. I Mattacchioni sono una categoria su cui bisognerebbe soffermarsi un po' di più. Sono quelle persone che non noti subito. Stanno zitti, nelle prime file di banchi, sulla sinistra e non danno alcun fastidio FINCHE', non arriva la prof più simpatica, quella disponibile al dialogo e perchè no, giovanile che li sprona a tirar fuori tutta la loro mattacchioneria. E' proprio qui che viene fuori la figura del Mattacchione Capo, che noi ci limiteremo a chiamare C. è quello che viene spesso catalogato come "il giullare della classe". Fa battutte, scherza con la prof, si crede simpatico e le uniche risate che scatena sono quelle dei suoi amici (che ad espandersi sono diventati appunto l'intera ala sinistra della classe). Dà fastidio, inutile negarlo, ma non si può zittire. Alla fine non fa male a nessuno.

Al seguito troviamo Astuzia (e le sue amiche). Astuzia e le sue amiche non danno fastidio, ma non sedetevi davanti a lei con un computer. Se disgraziatamente finite su Facebook lei sarà lì, pronta a leggere il vostro nome sulla vostra pagina profilo e ad aggiungervi, ovviamente. State attenti.

Arriviamo ora, a Simo il pr. taglio alla Boriello 2011, abbigliamento elegante. Sembra uscito dal catalogo Benetton, è Simone il Pr.
La sua tecnica d'approccio è la promozione delle serate più IN della città. Ti becca nei corridoi e ancora prima di presentarsi pone la fatidica domanda " MA-TU-COSA-FAI-IL-SABATO-SERA?". Egli infatti si occupa delle pubbliche relazioni delle settecentocinquantamila discoteche, pub, bar, fattorie, macellerie di Torino. Appende flyers alla bacheca coprendo gli annunci dei poveretti che cercano casa disperatamente e si promuove facilmente con il suo sorriso contagioso. Non segue mai durante le lezioni, ma alla fine è di compagnia quindi gli si vuole bene.

Ecco, quindi, i Discotecari che, dopo aver acquistato le prevendite da Simo il Pr al giovedì sera sono, OVVIAMENTE, al Cutre. Fanno serata, si sballano e si alcolizzano come dei dannati e al mattino, ancora ballando, vengono in classe, sfatti più che mai ma ancora in grado di seguire la lezione. (n.d.r. Ho provato a fare la loro vita un giovedì. La serata si è conclusa ancora prima di iniziare con una congestione che mi ha portata ad abbracciare il lavandino, di corsa anche. Andare a lezione è stato traumatico, quindi tanta stima ragazzi, non so davvero come facciate.)

Troviamo poi due "simpatici elementi" in giro per i corridoi: il primo è Il Saccente. Ovvero colui che ha le chiavi di ogni porta/cancello/sgabuzzino/macchinetta. Ha il potere in mano, è una sorta di dio onnipotente armato di piercing brillantinato al naso e di citroen dall'improbabile tinta nera-opaca.
Lo si vede, solitamente, nell'atrio, il suo habitat naturale. Non morde, è solo parecchio saccente. Sa tutto sui computer, sulle pile scariche dei microfoni e spesso lo si vede socializzare con persone a caso.
E al seguito Il Pusher. Affascinante biondino vestito alla moda. Credo sia amico del Saccente, ma non ne siamo certi. Le informazioni su quest'individuo sono molto scarse. Fonti dicono che sia uno studente di Farmacia (o Medicina?) ma nessuno l'ha mai visto entrare/seguire qualche lezione. Ad ogni modo le attività di questo ragazzo si limitano al socializzare, tra una sigaretta e l'altra, con le ragazze sbavanti di turno. Non si sa di che cosa parlino e, effettivamente, nessuno sa cosa faccia di preciso lui lì.

I Fattoni. Un nome, una garanzia. sembrano appena usciti dal rave Party più vicino. Sono una categoria a parte, sfatti più che mai. Dicono cose senza senso che alla fine risultano essere parecchio simpatiche e parlano con un accento semi-milanese che provoca la risata facile. Inmancabili sono gli occhialazzi da sole (di grandezze improbabili) durante le lezioni.


Ovviamente verrano fuori altri nomi, e altre storie da raccontare. ma queste, sono ovviamente altre storie.

STAY TUNED, AND, CHEERS MOTHERFUCKERS.

giovedì 15 settembre 2011

SOLO

Waiting the bus for Turin was being pretty boring, so I started taking some photos.
I'm going to Turin and i'm staying there this night at my boyfriend's house. Tomorrow me and my friend Viola will see two houses and then we'll probably decide where to go to live this year. Im so excited of this because I was really looking forward to going to live alone. Thanks university!


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Aspettare il pullman per Torino iniziava ad essere troppo noioso, allora mi sono messa a fare un po' di foto.
Resterò a casa del mio ragazzo sta notte e domani, assieme a Viola, andrò a vedere qualche casa. Probabilemtne decideremo dove andare a vivere quest'anno (almeno, spero). Sono davvero eccitata all'idea di andare a vivere da sola. Non vedevo l'ora! Quindi, grazie università ;D









lunedì 29 agosto 2011

Back in Your Head

Due giorni fa, mi sono ritrovata con una voglia assurda di fare shopping, il risultato è stato misero, Casale (la mia città) delude sempre un sacco in quanto vestiario, quindi mi sono limitata a comprare questo top bianco con ricamo sulla schiena, da Camaieu. Semplice semplice ma d'effetto, se abbinato con le giuste cose. Cinturino rosso riciclato da chissà quanti anni, pochette rossa abbinata e zeppe di Tommy comprate nei saldi estivi.
Tutto ciò per un sabato sera alla festaper San Bartolomeo a Trino. In verità quella sera al posto degli shorts, avevo un paio di leggins in denim con cernierina sulle caviglie (faceva un freddo assurdo!).

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Two days ago, I found myself with an absurd desire to shop. The result was poor, Casale (my town) is always really disappointing with clothing shops. So, I just bought this white top with ebroidery on the back. Very simple but effective if paired with the right things. Res strap recycled from i don't know how many years combined with a red clutch and white wedges by Tommy Hilfiger bought during summer sales.
All this for a Saturday night in Trino for the St. Bartholomew party. Truly, that night, instead of shorts i had a pair of denim leggins with a zp on the ankles (it was freezing cold!)

The result was this:












domenica 28 agosto 2011

Today is a good day to be CRABBY.

Dopo secoli che non aggiornavo il blog, eccomi qui.
La verità è che finita la scuola, mi sono ritrovata nella tremenda avventura chiamata "maturità".  Fortuna vuole che, come la maggior parte delle persone già maturate di mia conoscenza mi avevano già detto, la maturità è ed era a tutti gli effetti una cazzata. Finito l'orale me ne sono uscita da scuola leggera come una piuma.
66/100, onesti considerando che non ho mai aperto un libro in 5 anni di liceo.
Poi è iniziata l'estate, le vacanze, e tutto quanto. Ceriale con Devis, Riccione con le mie amiche.
E questo è quanto, un' estate passata anche fin troppo velocemente, ma che rimarrà impressa nella mente, come un tatuaggio.
L'estate alla fine è solo uno stato d'animo (non mi ricordo più chi scrisse questa frase) e come ogni cosa, passa velocemente.
Sono sempre stata la bambina/ragazzina che ad agosto iniziava a fare il conto alla rovescia per l'inizio della scuola perchè ero sinceramente felice di riniziare a fare qualcosa. L'estate in fin dei conti annoia. Preferisco ansiarmi con la scuola che nullafare tutto il giorno.
Nella noia più totale mi sono messa a fare un po' di foto, nulla di speciale.

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After centuries without unpdating, here i am.
The truth is that after the school, I found myself in the terrible adventure called "final exam". Thankfully, like most of the people that have already done that exam said me, the final exam is, and was actually a bullshit.
When the oral test was done, i went out of school, light as a feather.
66/100, an honest mark whereas i haven't opened a book in five years of high school.
Than summer, holidays an everything began. I went to Ceriale with Devis, and to Riccione with my friends.
And this is all. A summer passed too quickly, but that will remain etched in my mind, like a tatoo.
Summer, is just a state of mind (i can't remember who wrote this sentence) and like everything it finishes quickly.
I've always been the typical person who in August starts the countdown for the start of school, because i was seriously happy to start doing something. Summer is boring, after all. I prefer the anxiety of school instead of doing anything all the day.

So, while I was bored I took some photos, nothing special but enjoy ;D

Click Just Pearl to see more ;D











martedì 17 maggio 2011

Casualità/Causalità

Ore 15,30. Dopo mezz'ora di pisolino pomeridiano ero ancora più sfatta che mai.
Mi alzo, di fretta. Ho la faccia simile a quella di un drogato in overdose. Stupida allergia, stupido sonno. Stupida me che mi riduco sempre all'ultimo a fare le cose.
Ebbene, cerco i primi vestiti che trovo nell'armadio, mi sistemo i capelli e vado alla ricerca di qualcosa da bere in frigo: Energade al limone. La mia nuova droga, dopo la disintossicazione da Estathè alla pesca.
Metto in una borsa libro e quaderno di matematica. Merda, mi sono dimenticata di fare degli esercizi che la professoressa di ripetizioni mi aveva assegnato. Vabhè, mi invento una palla.
Esco di fretta. Ore 15.46. In quasi perfetto orario contando che le ripetizioni erano alle 16.
Alla fine della via noto la mia vicina di casa assieme ad una vecchietta più vecchia di lei.
Saluto, indifferente. Ero piuttosto di corsa e con il fiatone.
Faccio due passi e sento "Dì Perla, ma mica devi andare a Casale adesso?"  Terrore. Cosa mai vorrà da me? Cosa faccio, rispondo? Dico la verità? Oppure scappo mettendomi ad urlare?
Ho optato per l'opzione "brava ragazza" e le ho detto la verità: "sì, alle 16 ho ripetizioni di matematica."
E lei di tutta risposta "Oooh, bene, non è che ti dispiacerebbe portare questa signora a Casale? sai.. Ha perso la corriera..."  Maledetta vecchiattina. Col cavolo che ti ci porto a Casale. Il mio animo da ex-boyscout però ha predominato su quello da acida antipatica e così ho acconsentito. 5 minuti solo per riuscire a farla salire in macchina.Ce la faccio a partire e la vecchia inizia  a fare domande del tipo "Da quanto hai la patente?". Passano delle macchine ad una velocità media, ok, forse un po' veloce per il centro paese, ma comunque una velocità accettabile. "Eh ma spo nen, van sempre trop fort !". Ho capito così che avrei dovuto andare ai 50 all'ora fino a Casale, non volevo avere un vecchia sulla coscienza.
Mi fa di lasciarla in Corso Valentino che lì sarebbe andato benone.
Perfetto. In ritardo ormai ci ero già. Poco importa.
Mi parla in dialetto, non capisco niente. Dice di conoscere la mia famiglia, è una minaccia? Poi mi da del Lei, che esagerazione.
La lascio dove la Coop. Mi dà 5 euro in moneta di mancia e la promessa di una preghiera a mio favore. Cara, và.
Bene, fatti nemmeno 100 metri è capitato il misfatto.
Si accende la spia della batteria, la macchina si spegne e lentamente rallenta fino a fermarsi, per fortuna a bordo strada.
Panico e paura.
Faccio per riaccenderla ma niente. Riprovo. Nulla. Nisba. E' ufficialmente la fine.
Chiamo mio padre disperata con il mio solito "PAPAAAAA' "  lamentoso. "mi si è rotta la maaaacchinaaaaaa", quasi piangendo. Il suo ingenio ha suggerito che ero rimasta senza benzina. "ma figurati" gli ho detto "è rinserva, sì, ma figurati se è per quello. Dura sempre un sacco quand'è in riserva".
Morale: mio padre aveva ragione, come al solito. Ma giuro, non è colpa mia se sono rimasta senza carburante. Il benzinaio l'ha detto, è un difetto di fabricazione della mia macchina, non è la prima volta che capita. In poche parole, papà, la prossima volta, comprami un Porche.
Alla fine però ho saltato ripetizioni. Presa dalla disperazione (aspettando che mio padre arrivasse con una tanica di diesel) mi sono messa sdraiata sui sedili a studiare i limiti. maledetti, vi odio.
Causalità/casualità. Questione di karma, credo.
Vecchia, non so come ti chiami ma ti conviene farla per davvero quella fantomatica preghierina. O mi avrai sulla coscienza la prossima volta.